Un Laboratorio per puntare alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Per questo il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità, uno dei due finanziati dal Miur a Torino, si chiama “La.T.O 6-99”, dai 6 ai 99 anni. E diventerà il punto di incontro tra gli studenti di alcuni istituti tecnici – impegnati nella specializzazione sulle materie plastiche e coinvolti nell’alternanza scuola lavoro – e le imprese del settore. Perché il laboratorio sarà ospitato presso l’Istituto Natta di Rivoli, alle porte di Torino, e avrà due sedi collaterali all’Avogadro di Torino ed al Buniva di Pinerolo.
Sarà aperto nell’intera giornata, per offrire la possibilità di accesso ai ragazzi ma per ospitare anche le aziende che lo utilizzeranno per prove e test su materiali e prodotti, per attività di progettazione e prototipazione. Mentre l’attività didattica sarà rivolta non solo agli studenti dell’istituto Natta e degli altri 9 che hanno aderito all’iniziativa, ma anche agli adulti che cercano una formazione adeguata. Per questo sono numerose (43) le aziende che hanno aderito all’iniziativa, attraverso finanziamenti o con la donazione di macchinari, attrezzature e consulenze tecniche. Nella convinzione che una migliore formazione possa fornire manodopera più qualificata.
Il Laboratorio – spiega Dario Gallina, presidente dell’Unione industriale di Torino che è partner dell’iniziativa – ha posto al centro dell’attenzione le tre fondamentali direttrici di innovazione delle imprese: la rivoluzione scientifica dei materiali, la rivoluzione tecnologica della robotica e dell’industria 4.0, l’innovazione organizzativa della Lean Organisation». E l’Unione industriale, ha concluso Gallina, vuole porsi come corpo intermedio tra la ricerca e l’impresa, agendo come una cinghia di trasmissione dei saperi e delle conoscenze più avanzate.